Questo articolo poteva iniziare con una frase del tipo: “Mai sminuire un Dolcetto”. Oppure con una roba tipo: “Metti una sera d’estate, una bottiglia di vino e tante chiacchiere…”. Ma… Zac… taglio corto… parliamo direttamente di questo vino eccellente: Il Dogliani 2021 di Poderi Luigi Einaudi.
Entra nel calice mostrando immediatamente classe ed eleganza con un bellissimo color rosso rubino. Al naso non è per niente timido, anzi arriva immediata la conferma di un vino di alto profilo. I profumi sono netti, nitidi, ma non forzati. Al palato il tannino è setoso e ben integrato. Tutto è perfettamente ben equilibrato.
Non c’è bisogno quindi, da parte di chi sta scrivendo queste poche righe, spingere su caratteri e caratteristiche di questo buon vino. Oppure aggiungere sostanza con aneddoti di questo tipo: link. Vorrei solo invitare i miei lettori ad assaggiarlo. Sono sicuro che, spendendo meno di 10 euro, lo apprezzerete e mi darete ragione.
(Comunque, Dolcetto non si riferisce alla “dolcezza” ma al termine dialettale “dosset”, che sinigifica “bassa collina”).
Per uno straordinario approfondimento sul Dogliani di Poderi Luigi Einaudi consiglio la lettura di questo generoso articolo di Armando Castagno.