Giovedì 16 novembre si celebra l’uscita del famoso Beaujolais Nouveau. Un vino che viene imbottigliato solo due mesi dopo la vendemmia. Scopri come viene prodotto questo vino famoso in tutto il mondo.
L’uscita del Beaujolais Nouveau fa parte della tradizione vitivinicola francese, ma oramai è diventata una festa popolare anche per gli appassionati e i sommelier di tutto il mondo. Si inizia tradizionalmente a partire dalla mezzanotte del terzo giovedì di novembre di ogni anno, quando le cantine inviano le bottiglie nelle enoteca francesi e di tutto il mondo.
Il Beaujolais Nouveau viene caratterizzato dal Gamay, uva tipica del Beaujolais, e dall’utilizzo di una tecnica di fermentazione nota come macerazione carbonica o, in alcuni casi si tratta della macerazione semi-carbonica, spesso, specialmente in Francia, chiamata anche “macération beaujolaise”.
Come si produce il Beaujolais Nouveau?
Con la macerazione carbonica si utilizzano i grappoli interi in un contenitore d’acciaio inox che viene riempito di anidride carbonica per rimuovere tutto l’ossigeno. Questo fa partire una fermentazione intracellulare. Una volta che il livello alcolico arriva al 2%, le bucce degli acini incominciano a rompersi e a rilasciare il succo. A questo punto c’è una pressatura e si separa il succo dalle bucce, con i lieviti che terminano la fermentazione. Questo metodo estrae il colore ma pochissimi tannini. I vini sono molto semplici, morbidi con tocchi ti kirsch e a volte di gelatina di frutta. Questo processo regala un vino novello duro e puro crudo.
Quanto può invecchiare un vino novello o un Beaujolais Nouveau? Può avere dai 6 ai 12 mesi di vita.
Invece la macerazione semi-carbonica è considerata una tecnica più naturale perché non comporta l’aggiunta manuale di anidride carbonica, ed essendo un pochino più complessa regala vini sicuramente più interessanti.
L’uva viene posta intera, leggermente pigiata, in una vasca d’acciaio. Il succo degli acini sul fondo del tino defluisce, grazie soprattutto al peso degli acini sovrastanti. Questo succo inizia a fermentare grazie ai lieviti e la fermentazione sprigiona anidride carbonica che viene intrappolata nel tino chiuso.
Con l’aumento della pressione, avviene un processo particolare, che è il cuore della macerazione semicarbonica: gli acini d’uva al centro e in cima al tino fermentano al loro interno, grazie alla pressione. Gli acini d’uva sottoposti al processo fermentano sotto la buccia dell’uva che allo stesso tempo rilascia tannini, pigmenti colorati e composti aromatici.
Anche la macerazione semi-carbonica, soprattutto se “corta” come nel caso dei “Nouveau”, produce vini facili da bere. Soprattutto vini che devono essere bevuti giovani, ma che hanno comunque un po’ più di complessità e di vita rispetto ai vini fatti con la semplice macerazione carbonica.
Per i vini “Primeur” (Beaujolais Nouveau e Beaujolais Villages Nouveau), il processo di macerazione dura dai 4 ai 6 giorni.
Qualcuno comunque li potrebbe definire “vini gluglù”. Vini senza dubbio poco tannici, con una buona acidità, indubbiamente piacevolissimi da bere. I palati sono morbidi, rotondi, ma allo stesso tempo hanno una sorprendente eleganza e raffinatezza. Il corpo rimane leggero, con delicate note floreali che vengono accompagnate da sensazioni di frutti – diciamo anche fruttini – rossi.
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