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Chablis Les Clos Clos des Hospices 2020

Domaine Christian Moreau Pere & Fils Les Clos “Clos des Hospices”

in Wine Notes Di

Review

Vista
9.4/10
Olfatto
9.8/10
Gusto
9.9/10
Intensità
9.9/10
Coerenza
10/10
Prezzo
9.5/10
Overrall
9.8/10

La recensione dello Chablis Les Clos “Clos des Hospices” 2020 prodotto dal Domaine Christian Moreau Pere & Fils può partire con una affermazione: questo vino è sempre pronto a mostrare la propria grandezza.

È pronto in ogni situazione. È pronto da bere subito o predisposto a farsi una lunga dormita in cantina. Ed è questa la cifra di un grande vino. Nonostante un colore paglierino, che mente. Perché pensi a un vino esile, tutto giocato sull’acidità, quindi da pensarlo in prospettiva… e invece si dimostra già, appunto, pronto.

Non ci sono grandi segreti. Less is more. Partiamo dal fatto che il Domaine Christian Moreau Pere & Fils lavora tutti i suoi vini con grande eleganza e una pulizia estrema, e questo vale anche per gli economici Petit Chablis. Lo stile ben definito non vuole cambiare neanche con l’introduzione, già in atto, delle tecniche biodinamiche. 

Les Clos “Clos des Hospices” 2020 è davvero un grande Chablis, lo si capisce al primo istante, e forse è il miglior Chablis che abbia mai bevuto finora.  

Si dimostra immediatamente, allo stappo, tonico e smagliante, proprio come il suo produttore Christian Moreau, il quale durante la degustazione nella sua cantina mi racconta ridendo: “Un mio amico importatore di vini mi dice che sono pazzo a stappare i grand cru così giovani. Ma io gli rispondo sempre che alla nostra età se non li stappiamo subito c’è il rischio che non lo faremo mai”.  

Tornando su questa bottiglia, l’aspetto centrale rimane il terroir. Questo vino viene prodotto all’interno del Grand Cru “Les Clos”, in una parcella specifica denominata Clos des Hospices, rivendicata “en monopole” (solo un’altra etichetta rivendica la stessa parcella, ma il produttore è il cugino di Christian).

Un vino di una eleganza memorabile e di una complessità monumentale.

I punteggi di questa recensione sono legati alla degustazione avvenuta ad agosto del 2022, ed è un vino ancora lontanissimo dal suo picco.

Ma questa degustazione mi ha ricordato, ancora una volta, che un grande vino è sempre pronto.

E non ho altro da aggiungere.

Degustazione con Christian Moreau

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